“I finanziamenti a industria 4.0 e la digitalizzazione delle nostre imprese hanno portato a un incredibile aumento dell’export per le piccole e medie imprese italiane. Questo è un asset indispensabile da proteggere e per farlo è necessario un patto: lo Stato crea gli strumenti, tecnici e normativi, e il mondo dell’impresa prende coscienza che la sicurezza non è un costo ma un investimento”: con queste parole Nunzia Ciardi, Vicedirettrice Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha salutato la platea di ITASEC23, particolarmente affollata proprio per ascoltare il keynote speech della numero due di ACN.

L’intervento è arrivato a valle di un incontro al quale hanno partecipato il Rettore Rocco De Nicola (Scuola IMT Alti Studi di Lucca), Paolo Atzeni (ACN) e Serse Soverini (coordinatore nazionale degli Istituti tecnici superiori – ITS), durante il quale si è evidenziata la puntuale esigenza di formare nuovi quadri di esperti di sicurezza informatica le cui competenze possano essere variabili e aderenti alle effettive esigenze del terziario. De Nicola ha ricordato come solamente il 2% dei laureati in Italia abbia scelto un percorso nell’ICT, contro il 4% europeo. Un gap che può essere colmato proprio grazie agli ITS, nei quali – tra gli altri risultati – si registra anche una maggiore adesione femminile.

Ma ancora, tra i relatori d’eccezione Ginevra Cerrina Feroni e Guido Scorza (Autorità Garante per la Privacy), Paolo Trevisan (Polo Strategico Nazionale) e Agostino Santoni (vicepresidente per il digitale di Confindustria), i cui contributi hanno aiutato a delineare le sfide del cloud, della protezione dei dati e del bilanciamento con il rispetto della privacy e dei diritti digitali. A loro si è aggiunta la voce di esperti, dirigenti e responsabili della cybersecurity che hanno garantito un elevatissimo livello dei contenuti durante il convegno.

Fondamentale anche il contributo delle aziende sponsor Platinum dell’evento (Gruppo BV TECH, Deloitte, Digital Platforms, Spike Reply e Resolteam) i cui rappresentanti si sono confrontati in una tavola rotonda sul futuro dell’industria ICT esponendo le proprie vision e immaginando gli scenari futuri che attende l’industria.

La giornata si concluderà con una cena di gala sul lungomare barese, ospitata nello spazio per ricevimenti Sala Zonno: ancora un piacevole momento per godere delle bellezze della città che ha ospitato la settima edizione di ITASEC.

Riflessione zen della serata

“Come dottoranda del Dottorato nazionale in cybersecurity con un background non STEM, ho apprezzato molto questa giornata perché ho scoperto che le aziende cercano esperti di cybersecurity che abbiano competenze trasversali come le mie. È stata poi una giornata fondamentale per prendere interessanti spunti sulla mia ricerca di dottorato, basata sul Cloud in Italia, tema centrale in alcuni dei panel di oggi”.

Daisy Romanini
Dottorato nazionale in cybersecurity